i diari di Positano

Testi di Marco Capone

Costiera Amalfitana

Novembre 2007

Il 14 Novembre 2007 abbiamo cominciato la chiodatura di alcune nuove falesie nel territorio del comune di Positano.

La vastità del territorio e le enormi potenzialità che questo posto offre erano a dire il vero a noi già note poiché sono i posti in cui, almeno per me, tutto cominciò…
Durante il nostro recente “tour arrampicatorio” in concomitanza con il corso di roccia abbiamo avuto la possibilità di entrare a fare parte di questo ambizioso e coraggioso progetto.
Dico ambizioso e coraggioso semplicemente perché forse non a tutti sono note le difficoltà che si incontrano qui per poter realizzare una cosa del genere…a cominciare dalla difficile gestione dei rapporti con i padroni della montagna, per poi continuare con la difficoltà di approccio alle falesie stesse a causa della fitta vegetazione e non per ultimo il fatto che tranne qualche falesia già esistente messa in opera dagli arrampicatori locali, il territorio è completamente vergine dal punto di vista dell’arrampicata.
In particolare nel comprensorio in cui ci stiamo attualmente movendo tutto ancora deve essere fatto e…di lavoro ce n’è un bel po’ prima di cominciare finalmente a chiodare…!
Ma siamo sicuri che i nostri sforzi saranno ripagati dalla bellezza delle falesie che stiamo andando ad attrezzare.

18 Novembre

Abbiamo cominciato il 14 sotto una pioggia battente e a tutt’oggi la situazione non è cambiata anzi… in più fa anche freddo e nevica sopra i 700m!
Il che tradotto significa neve sulle cime della costiera e circa 300m di dislivello sopra le nostre teste…
Nei primi tre giorni ci siamo dedicati alla chiodatura di un bel settore “scuola” con un po’ di tiri facili e soprattutto… strano ma vero… completamente riparato dalla pioggia!
Qualche disgaggio leggero e qualcuno decisamente più pesante ci hanno permesso di tirare fuori le linee che attualmente risultano chiodate.
Un po’ di apprensione certo quando abbiamo visto un paio di grossi menhir da noi opportunamente staccati rotolare con grande motivazione nel ripidissimo bosco terrazzato che dà dritto su Positano!!!
Con l’orecchio teso aspettavamo di udire il campanile della chiesa andare in frantumi o le urla di un fuggi fuggi generale ma per fortuna la mano divina ha posato questi due obelischi su opportuni terrazzi di terra… e che dire… meno male!
Ecco allora che con più cautela ci siamo dedicati a tiri realizzabili anche senza sventrare gli edifici sottostanti.
D’altronde si sa… qui a certe cose ci tengono e l’esilio forse non sarebbe stato ancora sufficiente!!

Ieri e oggi si è cominciato a fare sul serio con l’approccio a un settore strapiombante con tiri su splendide canne.
Prima qualche tiro dal basso con difficoltà più basse e poi oggi abbiamo cominciato la creazione di qualcosa che speriamo risponderà in pieno alle nostre aspettative, ovvero tiri di 30-35 metri di gran continuità in forte strapiombo.
Eravamo preoccupati di tirare fuori delle linee troppo dure per la media delle difficoltà circostanti ma è stato un piacere scoprire che tutte le linee si scalano su prese sempre “oneste” e messe al punto giusto!
Il calcare rosso e compatto di queste falesie ci sta riservando un sacco di sorprese, soprattutto in termini di solidità.
Anche oggi la pioggia ci ha tenuto compagnia e per tutto il giorno quando ci si girava indietro dai tiri verso Positano era come guardare il paese da dietro una tenda fatta di acqua.
Molto romantico certo… ma visto che qui siamo tra “rudi arrampicatori” e non c’era nessun esponente del gentil sesso con cui condividere questa immagine pittoresca siamo giunti alla conclusione che ormai la pioggia ci rompe solo più le scatole e invochiamo a gran voce l’arrivo del bel tempo.
Anche perché… chist’ è o paese d’o sole!!!

23 novembre

Finalmente si cambia falesia…
Dopo otto giorni di chiodatura abbandoniamo il primo settore e finalmente possiamo dedicarci a qualcosa di meno strapiombante.
Il tempo nel frattempo è migliorato e negli ultimi giorni un sole sempre più caldo ci ha permesso di riprenderci da raffreddori ed influenze che ci hanno tormentato per tutta la prima settimana.

Siamo molto contenti dei risultati ottenuti nel primo settore dove sono nati dei bellissimi tiri su canne e stalattiti degni delle più belle falesie.
Una grande opera di pulizia ha permesso di ricavare delle linee molto ricercate che erano completamente inavvicinabili per i rovi e le piante che ne assediavano le partenze.
Quando siamo giunti alla nuova falesia quasi non ci sembrava vero di non doverci più tirare su con le jumar nel vuoto e di poter restare quasi radenti alla parete e a dire il vero siamo rimasti un po’ dubbiosi riguardo alle possibilità.
Poi cominciando a calarci abbiamo scoperto che questo piccolo settore riservava grandi sorprese e negli ultimi due giorni sono venuti fuori dei bei tiri verticali o leggermente strapiombanti su piccole prese distanti ma con movimenti che abbiamo scoperto via via sempre più entusiasmanti.
Ed ecco che sta prendendo forma un altro bel settore con poche vie ma molto interessanti e tecniche.

La vita qui a Montepertuso ha ormai assunto dei ritmi che nessuno di noi ricordava da tempo e nonostante ci troviamo in un piccolissimo paesino fuori dal caos di Positano tutto ha un fascino particolare.
Al mattino ci si alza sempre alle 7 e dopo colazione si risale lentamente il ripido sentiero che porta al paese; un quarto d’ora di ripidi tornanti tra ulivi e terrazzamenti con una vista mozzafiato su questo bel tratto di Costiera Amalfitana.
Tutte le mattine incontriamo Francesco, che nonostante i suoi 82 anni continua a lavorare il suo terreno con passione e vederlo chino sulla zappa con le sue ghette di tela nel pallido sole del mattino fa un certo effetto… e in più le sue patate sono buonissime!
Una volta giunti in piazza il solito via vai di mamme che accompagnano i bambini nella piccolissima scuola di Montepertuso facendo lo slalom tra macchine, corriere ed asini che si avvicendano sulle piccole strade del paese.
Un salto al negozio di alimentari a comprare qualcosa per pranzo e poi via verso la Valle Pozzo dove si trovano le falesie.
Ancora un po’ di sentiero a piedi in mezzo alla fitta vegetazione ci conduce alla falesia dove tutte le mattine si ripetono gli stessi gesti prima di cominciare il lavoro.
Ci si imbraga, si scaldano i trapani, si prepara il materiale poi via lungo le fisse con le jumar a risalire i tiri per provarli, pulirli, segnarli e infine chiodarli…
Una lavoro lungo che facciamo con motivazione e passione, sperando che tutto questo possa poi essere apprezzato da chi verrà ad arrampicare nelle nuove falesie della costiera amalfitana….
E quando fa buio… si rimette tutto a posto e si scende di nuovo al paese.
Da qui con le frontali ripercorriamo il sentiero che scende alla Selva, dove sappiamo che ci attende una buona cena e una tranquilla ma piacevole serata in compagnia di tutti quelli con cui stiamo condividendo questo lavoro.

Ma adesso c’è il weekend e anche per noi è il momento di riposare un pò e magari nei prossimi due giorni si farà tutto con un po’ di calma in più e finalmente ci sarà il tempo per andare a scalare e a provare le nuove creazioni, sperando di aver fatto un buon lavoro…

28 novembre

Il week end è passato all’insegna dell’arrampicata e con la scusa di dover provare i nuovi tiri ci siamo avvicendati per due giorni sulle nuove “creazioni” con l’intento di provarne il maggior numero possibile.
Il risultato è scontato, al lunedì eravamo più stanchi che al venerdi quando abbiamo staccato!
Ma ci siamo divertiti e ci siamo presi le nostre soddisfazioni e piccole rivincite con i tiri che ci avevano fatto penare in fase di chiodatura.
Abbiamo arrampicato alla gran falesia sia sui tiri duri negli strapiombi che nel settore più facile ed è stato piacevole scoprire che anche i tiri del settore “scuola” sono piacevoli e la roccia di buona qualità.

La cosa che puntualmente ci stupisce è vedere come cambia una falesia dal giorno in cui ci mettiamo piede per la prima volta al giorno in cui andiamo via.
All’inizio è tutto un groviglio di piante alla base e su alcuni tiri difficilmente si intuisce la linea, tanto da avere anche qualche attimo di sconforto, poi cominciando a pulire e a chiodare tutto acquista un’aria diversa e alla fine quando andiamo via difficilmente crediamo ai nostri occhi ci meravigliamo ogni volta di quanto in più siamo riusciti a fare rispetto alla prima valutazione.

Nell’ultima falesia, quella che con oggi abbiamo quasi finito, il primo giorno è stato un martirio già solo arrivarci sopra per calarsi sulla parete; un delirio di piante e rovi insuperabile e alla fine tutti graffiati siamo riusciti a buttare giù la prima calata.
Quando ci siamo calati eravamo un po’ sconfortati vedendo quanto c’era da pulire!
Oggi ci sono 11 tiri dal 4° al 7c (probabile…) e un comodo sentiero porta alla base.

Insomma lentamente si va avanti e come in tutti i lavori non si è mai al punto in cui si vorrebbe essere.
Ma un lavoro di questo tipo richiede il suo tempo perché come in tutte le cose ci sono diverse strade da poter seguire per arrivare alla fine del progetto… noi preferiamo essere magari più lenti ma creare dei tiri che prima di tutto ci piacciano e abbiano una logica!
A riempire le falesie di tiri ci vuole poco e così facendo si finirebbe anche in fretta, ma poi?
Oltre alle critiche giuste mi sentirei anche in colpa per aver dato un cattivo esempio in un posto dove tutto è ancora da fare e dove a creare delle belle falesie c’è solo da guadagnarci…
Noi speriamo che quando tutto sarà finito oltre alle critiche che puntualmente arrivano dai detrattori ci sia anche qualcuno che ci dica che arrampicare a Positano è stata una bella esperienza e che ci tornerà sia per le falesie che per tutto quello che vi ruota attorno…

Un’ultima considerazione riguardante il tempo; qui fa un caldo afoso davvero incredibile e talvolta nelle ore centrali si rischia il colpo di calore, come oggi ad esempio.
Per chi è abituato a vivere l’inverno per davvero, cioè con la neve, il ghiaccio e le serate davanti alla stufa, è addirittura un po’ triste oltre che anomalo ritrovarsi quasi a Natale a lavorare a torso nudo e soffrire per il grande caldo!
E giorno dopo giorno ci si chiede che fine abbia fatto l’inverno anche se per fortuna sembra che a “casa” la neve sia già in parte arrivata e gli echi delle prime salite di cascate sono già arrivati fin qui, mettendoci un grande appetito e… un po’ di agitazione!

 

8 dicembre 2007 …

l’inverno è cominciato ed eccoci ancora in quel di Positano immersi in questo strano inverno marittimo, con temperature che di solito ci aspettiamo nel mese di ottobre ma in compenso tanta e tanta pioggia che con cadenza settimanale viene a imporci dei “meritati” giorni di riposo.

La settimana appena trascorsa ha visto la chiusura di un settore di vie di più tiri che ci ha dato delle belle soddisfazioni e l’inizio della chiodatura di un altro che sta riservando piacevoli sorprese e, soprattutto, ottima roccia!
Il settore di vie di più tiri è un piccolo gioiello di calcare molto compatto nel quale abbiamo realizzato sei vie lunghe da due a quattro tiri su roccia eccezionale e un calcare a gocce di quelli da urlo!
Impostato in maniera “verdoniana” ha un accesso possibile solo dall’alto e per fare le vie bisogna prima calarsi…
Idea originale derivata dal fatto che l’accesso dal basso si rendeva impossibile a causa della vegetazione impenetrabile che ci inghiottiva ad ogni tentativo!

Attualmente ci troviamo su un settore a ridosso dell’abitato di Montepertuso nel quale resteremo per un bel po’ di giorni poiché il potenziale è molto grande e il lavoro da fare delicato…
Ogni mattina dalla piazzetta ci inerpichiamo tra le strette viuzze del paese entrando nella parte alta e attraversandola tra case, orti e terrazzamenti; una ripida scalinata in pietra che con ben 319 scalini (li abbiamo contati tutti!) ci porta al sentiero che poi in breve conduce in prossimità del buco.
Dal buco, al mattino, con il sole ancora basso sul mare si gode di un grande spettacolo di luci e questa è un’ottima scusa per riposarci qualche minuto stesi sull’erba dopo la grande scalinata…
Il settore che stiamo chiodando adesso è sulla parete sud e prende sole tutto il giorno, il che ci ha un po’ viziati così adesso ci ritroviamo a battere i denti per il freddo in questa umida giornata di pioggia con soli 7°C…
Attualmente vi abbiamo allestito una quindicina di vie che sommate a quelle che abbiamo chiodato nelle altre falesie da quando siamo arrivati fanno ammontare il totale a circa 70, ma siamo solo all’inizio e molto deve essere ancora fatto nei prossimi mesi e alla fine, crediamo, ci sarà di che divertirsi tra Positano e dintorni per chi vorrà venire qui ad arrampicare.

Lunedì 17 dicembre

ebbene si, dopo 35 giorni di permanenza è ora di staccare un pochino e di tornare a casa!
L’ultima settimana ci ha dato il colpo di grazia con un tempo davvero infame e soprattutto tanto freddo, con la neve che è arrivata di nuovo ad imbiancare i monti sopra Positano!
La cosa peggiore è che il freddo da queste parti non te lo aspetti e quando arriva… lo senti due volte in più.
Inoltre cinque giorni di vento forte hanno fatto il resto.
Tutto ciò però non ci ha impedito di andare avanti seppure un po’ a rilento con la chiodatura e di ultimare alcuni tra i tiri più belli di questa prima fase.
Intorno al buco sono nate alcune chicche su cui non vediamo l’ora di mettere le mani quando sarà ora di ritornare qui per riprendere i lavori.
Lasciamo quindi Montepertuso e la Selva per rientrare a casa dove ci aspetta la neve, così dicono, e il freddo, quello a cui sei abituato però….
Il tutto è rimandato a data da destinarsi ma non passerà molto tempo e saremo di nuovo qui per continuare quest’avventura fedeli alla linea che abbiamo tenuto finora e, soprattutto, ansiosi di finire il lavoro per permettere a chi lo vorrà di arrampicare su queste nuove falesie.

Qualche foto di questi ultimi giorni e poi… appuntamento all’anno nuovo!

 

26 Gennaio 2008

Dopo un mese eccoci di nuovo qui, a Positano, pronti per riprendere il lavoro lasciato prima di natale.
Nulla è cambiato e sembra di essere stati qui fino a ieri.
Mentre scendiamo verso la Selva ci sembra di non aver mai smesso di fare su e giù tutti i giorni e in paese, a Montepertuso, è tutto uguale; manca solo l’albero di natale.
Anche il tempo è lo stesso infatti martedì sera siamo arrivati sotto una debole pioggia e nella notte un vento terribile con raffiche fino a 200km/h si è abbattuto sulla costa svegliandoci nel cuore della notte con delle raffiche che facevano vibrare la struttura in pietra dove siamo sistemati.
Al mattino la conta dei danni è ingente con due dehors quasi distrutti e le tettoie di pvc e canna completamente divelte dai travi in legno.
Il vento non ha mollato tutto il giorno e alla sera ha ancora rinforzato costringendoci ad appesantire le tettoie con pali di castagno per evitare che volassero via sotto le raffiche.
Una situazione davvero poco piacevole che però fa sorridere se si pensa a quanto cattivo tempo abbiamo preso qui finora!
Fino a lunedì erano chiaramente le temperature gradevoli a fare da padrone…

Finalmente mercoledi riusciamo a cominciare e attacchiamo subito col versante O-NO del buco dove avevamo interrotto prima di natale.
Ed ecco di nuovo il momento di lasciarsi andare… nel vuoto!
Infatti c’è sempre un attimo di indecisione prima di lasciarsi andare di nuovo sulle corde che pendono a decine di metri dalla parete e prima di farlo viene spontaneo controllare che sia tutto fatto a modo e che i nodi siano… ben stretti!
Una giornata davvero impegnativa accompagnata dal bel tempo ci permette di chiodare 4 tiri nuovi all’incirca tra il 6c e il 7b con lunghezza fino a 35m.

Giovedì continuiamo a lavorare nel settore e vedono la luce altri 4 tiri nuovi di cui 3 scuola e uno lunghissimo da terminare l’indomani.
Oggi Sabato abbiamo chiodato questo nuovo mostro con una prima catena a 25 e la seconda a 35m; approssimativamente sul 7 a la prima catena e 8(?) La seconda!
Infine altri due bei tiri tra il 6b e il 6c sono usciti nell’estrema destra del settore.

Negli ultimi tre giorni il tempo ci ha accompagnato con delle bellissime giornate di sole e temperature più che gradevoli… sembra un sogno e i tramonti dal buco non smettono mai di riservarci una piacevole “fine lavori” tutte le sere quando verso le 17 abbandoniamo tutto per dirigerci in piazza per il solito “aperitivo” in salumeria….
Insomma è ripresa la routine e speriamo che tutto procederà per il meglio consentendoci di portare a termine questo lavoro che si sta rivelando più lungo del previsto ma allo stesso tempo entusiasmante e pieno di sorprese ogni volta che cominciamo un nuovo settore.
Mercoledì abbiamo fatto un breve riassunto del lavoro fatto nella “spedizione” precedente e quasi non ci sembra vero di aver chiodato così tanti settori.

Il settore duro della Gran Falesia con circa 18 tiri, il settore scuola con 8 tiri, la piccola falesia sul sentiero di Valle Pozzo con una decina di tiri davvero entusiasmanti, la falesia dell’ Arco con circa 15 tiri, il “Verduniello” con accesso dall’alto e 4 vie lunghe da due a quattro tiri su splendido calcare, Atlantide con 16 tiri dal 5b all’8 a, e gli altri settori attorno al buco su cui ancora stiamo lavorando con una vera marea di tiri già finiti e altrettanti che devono ancora essere chiodati.
In fine dei conti un bel comprensorio in cui cominciare ad arrampicare nei dintorni di Positano… sperando che sia solo l’inizio!

5 febbraio 2008

La nostra breve spedizione a Positano si è ormai conclusa da più di una settimana e in pochi giorni siamo riusciti a dare un buon colpo alla falesia del Buco.
Il lavoro ci ha richiamati a casa e siamo di nuovo in giro per cascate e quant’altro di più attinente all’inverno.
Un po’ dispiace anche perché nell’ultima settimana abbiamo goduto di un clima davvero primaverile, a parte la piccola parentesi dell’uragano il primo giorno...!
Ma abbiamo lasciato sul luogo valide braccia a continuare il lavoro in nostra assenza…
Altri tiri si stanno chiodando e molti altri sono in cantiere.
Quindi il lavoro va avanti e siamo fiduciosi nel fatto che il lavoro finirà entro i termini stabiliti.
A breve le prime relazioni sul sito con i disegni e i primi gradi dei nuovi tiri.
Tenetevi aggiornati e… riscaldate le braccia!

 

 
 
 
 
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